GLI ALTERATI (DIMINUTIVO E ACCRESCITIVI) I suffissi alterativi si usano per: Dare al nome un significato di maggiore o minore dimensione: Che libron...
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GLI ALTERATI (DIMINUTIVO E ACCRESCITIVI) I suffissi alterativi si usano per: Dare al nome un significato di maggiore o minore dimensione: Che librone! Dare al nome un significato di maggiore o minore qualità: È un professorone! *Un nome alterato può assumere molte volte un significato autonomo come vetrina, che non è “un vetro piccolo” ma “la parte esterna di un negozio”. *La scelta di un determinato suffisso alterativo dipende esclusivamente dall’uso: diciamo ponticello e non pontino; diciamo chiodino e non chiodetto.
IL DIMINUTIVO Il suffisso –ino/-ina: significa piccolo. Ha un rapporto positivo e affettivo col sostantivo.
Che simpatico questo ragazzino!
Il suffisso –etto/-etta: è anche molto diffuso.
Ha fatto un cerchietto nella sabbia.
Il suffisso –ello/-ella si usa particolarmente in Sud Italia.
Dietro l’albero c’è un ponticello romano.
Il suffisso –otto/-otta: è collegato spesso a un’idea di semplicità o a una forma bombata.
Stefania è una ragazzotta di buon cuore.
Il suffisso –uccio/-uccia indica affetto e tenerezza. Si usa spesso nella lingua riferita ai bambini.
Che bella boccuccia che hai!
L’ACCRESCITIVO Il suffisso –one/-ona: è il più usato. Ha un senso positivo o negativo a seconda del nome che va ad alterare.
Ieri ho visto un filmone.