La piscina di SiloeLa piscina di Siloe era molto grande. Adesso è sotto questo giardino che appartiene ai greci-ortodossi, bisognerebbe continuare gli...
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La piscina di SiloeLa piscina di Siloe era molto grande. Adesso è sotto questo giardino che appartiene ai greci-ortodossi, bisognerebbe continuare gli scavi.
Attraverso un tunnel chiamato “tunnel di Ezechia”, perché fatto costruire da Ezechia e che è un percorso molto lungo, circa un chilometro, scavato nella roccia la piscina è collegata alla sorgente di Gerusalemme.
Figura Canale che porta l’acqua alLa piscina di Siloe. Di epoca erodiana.
Questa piscina ai tempi di Gesù era importantissima, specialmente nella festa di Sukkot, la festa delle capanne, perché ogni notte si facevano delle processioni bellissime con dei vasi d’oro, con torce, con danze e con canti fino al tempio. Al tempo c’era una grande scalinata che ora gli ebrei hanno ricostruita, che è quella scalinata che porta al muro del pianto, e la mattina si facevano delle abluzioni nel tempio. Questo era tipico di questo giorno, il grande giorno della festa, perché il grande giorno della festa delle capanne è l’ultimo. In questo giorno Gesù proclama a gran voce quello che abbiamo letto l’altra volta: “Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”(Gv 7,37-38).
Ecco, questa parola Gesù la pronuncia nel cuore della festa di Sukkot, infatti, abbiamo visto che nella cornice della festa di Sukkot queste parole di Cristo sono ancora più forti perché Gesù sta dicendo: “Io sono questa sorgente di Gerusalemme, la sorgente di acqua viva, chi ha sete venga a me e beva”. Gesù sta dicendo: “Io sono la sorgente, chi crede in me fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”, cioè: “Chi berrà alla sorgente di Gerusalemme che sono io diventerà egli stesso una sorgente per gli altri”.
Notate l’importanza della parola “sorgente” in ebraico. In ebraico si dice ‘ayn, che vuol dire “fonte” ma anche “occhio”.
L’occhio, infatti, è come una sorgente, la sorgente del corpo. Ricordate tutte le parole che Gesù Cristo dice sull’occhio: ”Se il tuo occhio è nella tenebra, tutto il tuo corpo sarà nella tenebra”(cfr. Mt 6,22-23). Perché l’occhio è come una sorgente.
Allora Gesù Cristo sta dicendo che la festa di Sukkot, in cui si sparge tutta questa acqua nel tempio è Egli stesso, ma non solo, Gesù sta dicendo anche: “Io sono il tempio escatologico di Ezechiele 47”, in cui si dice che dal lato destro del tempio, ovvero questo lato, usciranno queste acque che passando per la valle del Cedron risaneranno tutto fino al Mar Morto. La valle del Cedron arriva veramente fino al Mar Morto, è una cosa concreta.
Ecco vedete che qui gli ebrei vengono a fare la “miqvah”, perché questa è acqua viva, acqua della sorgente del Ghihon.
Figura Oscar che fa le abluzioni nel canale che porta l’acqua alla piscina.
Qui non possono fare scavi perché, c’e una casa, una moschea e il giardino dei greci-ortodossi.
Ora possiamo fare la parola del cieco nato. Non si sa bene dove arrivasse la scalinata che ha fatto il cieco nato per andare dal tempio alLa piscina di Siloe, pertanto non possiamo sapere esattamente che percorso abbia fatto il cieco.
Figura Scalinata di epoca erodiana che sale dalLa piscina di Siloe. Probabile che porti al tempio. Scavi in corso.
Adesso leggeremo il vangelo di Siloe, che è sempre messo nella cornice della festa di Sukkot, infatti abbiamo visto nel Capitolo 7 del vangelo di Giovanni che: prima Gesù non vuole andare alla festa, poi ci va, fa questa proclamazione nel grande giorno della festa e poi Giovanni non dice che la festa finisce, quindi continua e non a caso questo cieco è mandato alLa piscina di Siloe cosi importante nella festa di Sukkot.
Inoltre c’è tutta una catechesi di Giovanni che è una catechesi battesimale legata all’acqua e alla luce.
Figura Ricostruzione probabile delLa piscina di Siloe.
Qui vediamo una riproduzione della piscina, quindi probabilmente c’era anche un colonnato, infatti le piscine era anche un luogo di riunione, come i pozzi nell’antico testamento, con il caldo ci si riuniva intorno alle piscine. Infatti sappiamo che alle piscine di Betesda si riunivano molti ammalati che non potevano entrare nel tempio, anche il cieco, perché dopo va subito al tempio?
Perché i ciechi e gli zoppi non potevano entrare nel tempio, era vietato, quindi il cieco la prima cosa che fa una volta guarito va al tempio. E’ un segno importante perché non entrare al tempio è come dire di non poter avere una comunione piena con Dio, non poter entrare nella festa.
Quindi il cieco nato la prima cosa che fa una volta avuta la vista è andare al tempio. E là incontra Gesù.
Osserviamo che il giardino è molto fertile, mentre i terreni intorno sono aridi. Questo perché qui c’è molta acqua.
Vi leggo il vangelo della festa di Sukkot e la guarigione del cieco nato.
Vediamo che al capitolo 7 del vangelo di Giovanni c’è prima la promessa dell’acqua viva di Gesù, poi c’è la donna adultera al tempio. Si mette anche in questo contesto perché in questi giorni si andava ogni giorno al tempio, anche adesso gli ebrei vanno tutti i giorni al muro del pianto perché erano sette giorni di festa.
Dopo l’episodio della prostituta perdonata Gesù dice nel tempio: “Io sono la luce del mondo”, perché durante questa festa c’era un rito che facevano le donne e le donne erano molto importanti in questa festa, per questo è interessante l’episodio della prostituta perdonata.
Le donne si vestivano di bianco e la notte facevo balli nel cortile delle donne nel tempio dove c’erano quattro torri sulle quali mettevano a bruciare i vestiti di lino del sommo sacerdote con l’olio, infatti anche l’olio era molto importante perché la festa del Sukkot che era anche la festa dell’ultimo raccolto, in particolare dei fichi e dell’olio e facevano 4 grandi fuochi che il talmud, magari esagerando, dice che si vedevano da tutta Gerusalemme. Tutto il rito era molto gioioso. Ecco in questo contesto Gesù dice: “Io sono la luce del mondo, io sono questa gioia della vita, io sono questa luce della vita”. Infatti dice: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”(Gv 8,12).
Poi c’è una catechesi di Gesù su Abramo che sarebbe bello approfondire, perché c’è un apocrifo chiamato “Libro dei Giubilei” che sicuramente era conosciuto al tempo di Gesù perché risale al II sec. a.C. che racconta che il primo a celebrare la festa delle Capanne è stato Abramo, sotto le tende. Ci sarebbe molto da dire.
Proclamiamo il Vangelo.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 9,1-41).
“1Passando vide un uomo cieco dalla nascita 2 e i suoi discepoli lo interrogarono: "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?". 3 Rispose Gesù: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. 4 Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. 5 Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo". 6 Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7 e gli disse: "Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. 8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: "Non è egli quello che stava seduto a chiedere l`elemosina?". 9 Alcuni dicevano: "E` lui"; altri dicevano: "No, ma gli assomiglia". Ed egli diceva: "Sono io!". 10 Allora gli chiesero: "Come dunque ti furono aperti gli occhi?". 11 Egli rispose: "Quell`uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: Và a Sìloe e lavati! Io sono andato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista". 12 Gli dissero: "Dov`è questo tale?". Rispose: "Non lo so". 13 Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: 14 era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. 15
Figura Piscina di Siloe
Figura Ebrei in preghiera alLa piscina di Siloe nel giorno di Rosh Hashanna
Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: "Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo". 16 Allora alcuni dei farisei dicevano: "Quest`uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato". Altri dicevano: "Come può un peccatore compiere tali prodigi?". E c`era dissenso tra di loro. 17 Allora dissero di nuovo al cieco: "Tu, che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?". Egli rispose: "E` un profeta!". 18 Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. 19 E li interrogarono: "E` questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?". 20 I genitori risposero: "Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco; 21 come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l`età, parlerà lui di se stesso". 22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: "Ha l`età, chiedetelo a lui!". 24 Allora chiamarono di nuovo l`uomo che era stato cieco e gli dissero: "Dá gloria a Dio! Noi sappiamo che quest`uomo è un peccatore". 25 Quegli rispose: "Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo". 26 Allora gli dissero di nuovo: "Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?". 27 Rispose loro: "Ve l`ho già detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?". 28 Allora lo insultarono e gli dissero: "Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! 29 Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia".
Notiamo l’importanza nel Vangelo di Giovanni di questo termine “po,qen”, che vuol dire “da dove”. 30 Rispose loro quell`uomo: "Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. 31 Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. 32 Da che mondo è mondo, non s`è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. 33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla". 34 Gli replicarono: "Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?". E lo cacciarono fuori. 35 Gesù seppe che l`avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: "Tu credi nel Figlio dell`uomo?". 36 Egli rispose: "E chi è, Signore, perché io creda in lui?". 37 Gli disse Gesù: "Tu l`hai visto: colui che parla con te è proprio lui". 38 Ed egli disse: "Io credo, Signore!". E gli si prostrò innanzi. 39 Gesù allora disse: "Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi". 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: "Siamo forse ciechi anche noi?". 41 Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane".”
Parola del Signore.
Sicuramente più tardi ci sarà una processione dal muro del pianto a qui e domani è la festa della gioia della Torah. Il giorno più gioioso dell’anno.
Giorno: 3 Ottobre 2007,
P. Francesco Voltaggio.