SCAVI DEL TEMPIO
2007. Prof. Francesco Voltaggio
PINNACOLO:
Ecco quello è il pinnacolo del tempio, sotto si vede chiaramente le pietre erodiane sono r...
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SCAVI DEL TEMPIO
2007. Prof. Francesco Voltaggio
PINNACOLO:
Ecco quello è il pinnacolo del tempio, sotto si vede chiaramente le pietre erodiane sono riconoscibili perché hanno una cornice dopo ve lo mostrerò. Quelle sono pietre originali del Tempio quelle di sotto, quelle di sopra invece sono più piccole già sono di epoca araba del 1500
SCALINATA E PORTE DEL TEMPIO:
Più avanti, man mano che camminiamo, vedremo una scalinata originale del tempo di Gesù Cristo, in alcune parti ricostruita, ma nella sua essenza originale. Erano delle entrate solenni del tempio ancora si vedono le porte. Come negli stadi si entrava in un sotterraneo e si sbucava. Ora andremo a visitare questa zona.
Allora qui siamo noi, Casa Mamre e abbiamo fatto questa strada. Qui ci sono le porte di Hulda, che era una profetessa dell’A.T. Ci sono 2 entrate porta duplice e porta triplice erano solenni entrate al Tempio; un posto dove sicuramente è stato Gesù, è questo dove andiamo oggi. Sicuramente è stato qua non c’è dubbio (anche al S.Sepolcro, la Natività certo). Poi c’è un palazzo musulmano costruito dopo. Vedremo questi resti: una strada antica del tempo di Gesù Cristo, l’Arco di Robinson che era un arco del tempio, qui c’è il Muro del pianto.
CITTA’ DI DAVIDE:
Qui invece c’era la città di Davide delimitata da due valli: la valle del Cedron che confluisce nella valle della Geenna che è molto profonda, e dalla valle del Tiropeion, che vuol dire dei formaggiai perché al tempo di Gesù si vendevano i formaggi qui. Quindi la prima città di Gerusalemme sta qui, su questo pendìo a forma di dorso di asino, era in basso non in alto sul monte Sion dove c’è il Cenacolo. Le mura facevano questo percorso, qui è un po’ discusso che percorso faceva. Il S.Sepolcro era fuori: le mura quindi includevano parte la città di Davide e il monte Sion. La città all’epoca era più spostata verso sud, oggi invece è più spostata verso nord. Sotto c’è la sorgente del Ghicòn e la piscina di Siloe (Shiloach).
STORIA DELLA CITTA’
La storia di Gerusalemme è impressionante, dominazioni su dominazioni: i Cananei nel 3300, poi la conquista di Davide intorno all’anno mille della città dei Gebusei, l’Esilo babilonese nel 586, il ritorno dall’esilio grazie ai persiani con Ciro, l’epoca ellenistica con la conquista Alessandro Magno poi Antioco Epifane, l’abominio della desolazione nel 164 a.C. Vengono i romani Pompeo nel 63 prende Gerusalemme ed entra nel tempio nel santo dei santi e rimane sorpreso dice: Che popolo è questo che non c’è una statua! Pensava di trovare dei tesori, una statua d’oro di una divinità ma non trova niente e rimane deluso interessante questa idea degli Ebrei che Dio c’è dove non c’è, Dio è oltre, non può essere racchiuso dall’uomo; non c’era infatti niente nel santo dei santi in quel tempo. Poi l’epoca bizantina e i mussulmani e così via.
COLONNE E DECORAZIONI DEL TEMPIO
Frammenti di colonne, guardate qui: tutto il tempio era ornato con pietre meravigliose come queste. Questa qui non è una svastica, ma un tipico ornamento del tempio ornato con fiori, alcuni erano dipinti, erano degli ornamenti meravigliosi, senza figure perché erano vietate per gli Ebrei, figure di animali e di esseri umani. Anche qui questa era una pietra della stoa regale fatta costruire da Erode vedete che eleganza, tutte le pietre una ad una lavorate cosi. Guardate ora qua, capitello bizantino di marmo costosissimo così erano le chiese antiche. La invece una colonna con un’iscrizione che menziona l’imperatore Vespasiano e suo figlio Tito che si sono resi famosi con le campagne qui in Terra Santa.
GERUSALEMME SECONDO LA TRADIZIONE EBRAICA
Questa è una mappa molto antica che mette al centro Gerusalemme, secondo la tradizione ebraica Gerusalemme è l’ombelico del mondo, da li è stato creato il mondo intero, è la pietra della fondazione del mondo. Secondo la tradizione ebraica anche Adamo è stato creato nel luogo del tempio; cosa ha fatto Dio: ha preso la polvere del tempio segno che l’uomo è destinato ad essere un uomo di culto, ha preso dei quattro lati del mondo segno che in Adamo vi è riassunto tutto il mondo, e vi ha soffiato l’alito di vita. Inoltre l’Eden corrisponde alla Gerusalemme terrena, quando Adamo è stato cacciato, è stato buttato nella Gerusalemme terrestre. Ma perché è importante? Perché il tempio sono le porte del cielo per gli Ebrei, alla Gerusalemme terreste corrisponde quella celeste. Voi conoscete la storia del sogno di Giacobbe a Betel. Noi sappiamo che Betel è un luogo concreto, ma la tradizione ebraica situa il sogno di Giacobbe della scala che sale in cielo, non a Betel ma a Gerusalemme, perché Bet-El significa “casa di Dio” e qual è la casa di Dio per eccellenza? Il Tempio. Allora secondo la tradizione, Giacobbe ha avuto questo sogno non a Betel ma al Tempio, è interessante questo: il Tempio è la porta del cielo anche in riferimento a Cristo che compie questa Parola, questa scala che ci porta a Dio. Inoltre in ebraico non dice scala ma Sullam che significa anche autostrada, non è detto che Giacobbe ha visto una scala, in effetti in alcune raffigurazioni si vede come un’autostrada di luce e gli angeli che salgono e scendono. Ecco questa autostrada è Cristo è Lui il centro, il Tempio vivo che ci ha dato l’accesso al cielo.
ORNAMENTI E ACCESSORI DEL TEMPIO
Abbiamo solo una raffigurazione del tempio ed è quella delle monete antiche, quindi non sappiamo bene come era formato il tempio. Qui abbiamo le varie rappresentazioni raffigurative e come se lo sono immaginato nella storia: vedete in epoca gotica, Raffaello nello sposalizio della vergine. Purtroppo del tempio è rimasto poco, ecco degli esempi degli ornamenti delle pietre, di quello che è stato trovato, queste sono però delle riproduzioni, vedete grappoli d’uva segno della terra promessa, gli esploratori che tornano con l’uva. Vasi, vedete come mangiavano gli antichi le salse, l’humus con la pita. Giuda intinse in questi tipi di vasi. Ecco questi sono degli artefatti del periodo erodiano quindi del tempo di Cristo ritrovati negli scavi vicino il tempio. Queste sono lampade come quelle delle vergini della parabola, vedete non è che avevano delle lampade a olio enormi ma erano piccole e c’era bisogno di rifornirle di olio più spesso. Se finiva l’olio finiva la luce. Si metteva lo stoppino che usciva da questo beccuccio. Anche Gesù quando andava in giro per casa di notte utilizzava questo tipo di lucerne, come una torcia di oggi.
Questa è una riproduzione della moneta che si pagava nel tempio: bisognava cambiare la moneta corrente con questa moneta per poter entrare. Vedete che le monete erano piccole, questo vale mezzo shekel, si capisce perché Pietro, quando deve pagare la tassa del tempio, trova dentro il pesce la moneta. queste monete del tempio perché si doveva cambiarle? perché erano monete romane e quindi era una profanazione portarle al tempio, bisognava cambiarle per poi fare l’offerta al tempio. Alcuni esegeti dicono che quando gli domandano a Gesù se era lecito pagare il tributo a Cesare, Gesù rispondendo “Fatemi vedere la moneta” li frega perché gli mostrano una moneta di Cesare mentre si trovavano al tempio; e gli chiede: “Di chi è questa immagine?” “Di Cesare” rispondono. E Gesù dice: “Date a Cesare quel che è di Cesare, date a Dio quel che è di Dio”. Voi che siete l’immagine di Dio date voi stessi, perché ogni uomo ha l’immagine di Dio come una moneta. Date voi stessi a Dio! Lasciate perdere i soldi!
MURA ESTERNE
Ecco questa è una pietra del tempio, non nella sua posizione originaria perché qui è stato costruito dopo un palazzo omayade ed hanno preso le pietre più belle e questa è sicuramente pietra erodiana. Pensate cosa è stata la distruzione del tempio: una cosa terribile! I romani hanno fatto una strage, infatti queste pietre sono sparse in tutta Gerusalemme. Guardate che meraviglia sono lavorate una ad una, alcune vedremo sono lunghe 7 metri dice lo storico Giuseppe Flavio. Sappiamo come era il tempio grazie alle ricostruzioni di Giuseppe Flavio e da un trattato del Talmud, Middot che vuol dire “misure”, parla di tutte le misure del tempio. Guardate queste cornici e come sono bianche queste pietre, tanto che il tempio era chiamato libano perché “Laban” in ebraico vuol dire bianco questo era anche un simbolo. Dice lo storico Giuseppe Flavio che quando sorgeva il sole il tempio era talmente bianco che le pietre brillavano; c’era anche molto oro nel tempio. Questo bianco è un simbolo perché in questo luogo si poteva ricevere il perdono dei peccati, era segno della purità, della festa. Dice il salmo: “Lavami e sarò più bianco della neve”, il Libano infatti è pieno di neve. Guardando questo tempio i discepoli hanno detto: “Signore guarda che tempio” e Cristo rispose: “E di questo tempio non rimarrà pietra su pietra” e dice anche “Distruggete questo tempio ed io in tre giorni lo farò risorgere!”. Chi di noi non lo avrebbe ammazzato?! Hai un demonio! Sei un pazzo! Il tempio è stato costruito in 46 anni. Anzi più di 46 anni perché il tempio è stato finito pochi anni prima della distruzione. Sono stati dei lavori lunghissimi e immensi. Perché la parte più importante del tempio (il Santo) è stata costruita non da schiavi ma dai sacerdoti. vedete che meraviglia queste pietre sono scolpite una ad una con lo scalpello si vede ancora dopo duemila anni. questa invece è una pietra della chiesa di Santa Maria la Nea, pietre bellissime di colore rosso portate una a una da Betlemme ed erano grandissime. Chiesa del 500 d.C. costruita dove ora c’è la Yeshivà di fronte al tempio per dire che Maria era la nuova Sion l’arca dell’alleanza. Era la chiesa più bella di Gerusalemme voluta da Giustiniano ed è andata distrutta.
Allora qua è l’unico posto dove possiamo avere un’idea di quello che ha visto Gesù Cristo e gli apostoli, perché certamente sono stati qua. Anche Maria e Giuseppe hanno camminato qua con Gesù bambino. Queste pietre sono crollate durante la distruzione distruggendo la strada. Guardate adesso questa pietra quanto è lunga così avete un’idea di che cosa è la pietra angolare. Giuseppe Flavio dice che vi erano pietre lunghe 14 metri. Pensate cosa voleva dire portare qua queste pietre in quel tempo. un opera di costruzione stupenda! guardate qui: le pietre non sono combacianti, vi è una scanalatura. questo perché da alla costruzione più snellezza, non è pesante, il muro non è duro, piatto, ma è elegante; anche per il terremoto, per evitare che la pietra superiore uscisse fuori e cadesse o si inclinasse, per dare più solidità alla struttura.
Gesù Cristo ha dato una parola su queste pietre. Anche quello che leggiamo nel N.T. per esempio Pietro nella lettera dice: “Stringendovi al lui pietra viva, anche voi venite edificati in un edificio spirituale, per essere pietre vive, un sacerdozio santo” o anche il salmo che dice: “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”. Cristo è la pietra scartata, rifiutata da i costruttori è diventata la pietra più importante. questo salmo si legge proprio in questo tempo di festa di Sukkot. anche quello che Cristo dice a Pietro: “ Tu sei pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”.
prima cosa: questa è una pietra caduta (è una riproduzione) che ha una iscrizione. C’è scritto “La casa del trombettiere”. In questa casa vi era una tromba, lo shofar, che si suonava nei periodi di festa. Guardate le pietre grandi erodiane vedete fin dove arrivano, ad un certo punto iniziano le pietre più piccole del tempo dei musulmani. ora guardate questa protuberanza era un arco: arco di Robinson. era una entrata solenne, entrata specialmente dei sacerdoti. anche li dove ci sono quella struttura di legno, li c’era un’altra entrata.
Perché queste pietre sono più levigate e ben mantenute? Perché questo posto è stato scavato e siccome la terra ricopriva queste pietre, esse non si sono consumate, sono state protette dalla pioggia e dal vento (dagli agenti atmosferici). Su queste pietre vi è un’iscrizione “Tu lo vedrai e gioirà il tuo cuore e le tue ossa saranno rigogliose come erba fresca”. In un certo secolo un ebreo ha scritto questa frase di Isaia, di speranza perchè era stato distrutto il tempio e come se la shekinà fosse andata via.
Queste pietre cadute sono rimaste qui perché gli ebrei hanno una grande devozione per loro il tempio è tutto. senza il tempio non è più ebraismo. Noi lo vediamo nella fede, c’è una parola di Cristo su questo, una profezia che si è compiuta: che noi siamo il vero tempio, luogo della shekinà di Dio ed è legato alla festa di Sukkot che si sta festeggiando in questi giorni.
MIKVA’
E’ una delle più belle Mikvè o Mikvà (al plurale Mikvaot) che vuol dire raccolta di acque. C’è un libro che abbiamo che si chiama “le acque dell’Eden” che ha tradotto Giuseppe Gennarini e parla della mikvà come un utero in cui si entra vecchi e si rinasce nuovi, puri. Come funzionava? C’era un canale che trasmetteva l’acqua viva, ossia o l’acqua di pioggia o di sorgente; ci si immergeva completamente: da qui nasca il nostro Battesimo. Se andate a vedere i primi battesimi erano delle mikvè come quello nella casa di Giuseppe a Nazaret. La lettera di Barnaba, se non mi sbaglio, dice che dovevano bagnarsi in acqua viva, dopo il nostro battistero prende un’altra conformazione: si entra da una parte e si esce dall’altra. I primi cristiani si battezzavano nudi, ecco perché il battistero non era nella chiesa, ma era a parte. Per noi il battesimo ha un significato più profondo, è sempre un aspetto pasquale per quello ci si battezzava nella notte di Pasqua. Si entra morti e si esce vivi con Cristo una volta per sempre. Non è un passaggio dall’impurità alla purità ma un passaggio dalla morte alla vita, dal peccato alla santità, muore l’uomo vecchio con Cristo in quest’utero e rinasce nuovo. Dice Nicodemo: “ Può forse un uomo nascere quando è vecchio? Cosa farà, entrerà una seconda volta nell’utero di sua madre? Come è possibile? Risponde Gesù: “In verità in verità ti dico, se uno non rinascerà dall’acqua e dallo spirito non entrerà nel regno di Dio”.
SCALINATA DEL TEMPIO E ALTRE PIETRE
Questa per esempio è una pietra di una chiesa, di una delle chiese bizantine che erano qua. Probabilmente era al rovescio e qua c’era una croce adesso distrutta, da musulmani o da ebrei che non vogliono vedere croci. Comunque sappiamo che questa pietra è cristiana perché è tipica delle chiese bizantine, ne sono state trovate anche altrove.
Vedete come ogni pietra ha una storia.
Per questo c’è una malattia psichica tipica di Gerusalemme, speriamo che a nessuno di noi venga, che si chiama “Sindrome di Gerusalemme”, per cui qualcuno va alle pietre
e si mette a baciarle ad accarezzarle, pensando “Forse questa pietra l’ha toccata Cristo!” É proprio una malattia psichica riconosciuta. Cercate di non farvela venire!!!
Andiamo alla scala. Ci sono gradini ricostruiti e gradini originali del tempio erodiano. Perchè sicuramente Gesù Cristo è passato di qua?
C’era due entrate più grandi del tempio, quindi sicuramente la famiglia di Nazaret e Gesù Cristo in qualche occasione sono passati di qua. L’entrata era dall’altra parte, la ancora si vedono le porte, sono quegli archi nel muro, e si usciva da qui perché era molto più grande e questo aiutava il deflusso.
C’è una cosa geniale in questa scalinata, notate che le scale non sono regolari, questo è per evitare che quando uscivano le persone non ci fossero incidenti, infatti se fossero tutti regolari uno che cadeva andavo giù velocissimo e le presone venivano travolte. Questo aiuta a capire che fiume di gente c’era al tempio durante le feste. Sono stati fatti anche dei calcoli per capire quanta gente c’era a Pasqua.
Poi sappiamo che in questo luogo gli apostoli annunciavano il kerigma. La prima chiesa si riuniva qui nel tempio, veniva a pregare qui nel tempio (i primi tempi non era divisa dal giudaismo), nel portico di Salomone, che stava a oriente. Qui c’era il portico regio, di Erode.
Sappiamo anche leggendo gli Atti degli Apostoli che probabilmente Paolo ha predicato qui in questa zona. Forse anche alcuni degli apostoli qui riunivano le persone, annunciavano Gesù il Messia, poi andavano al tempio. C’era tutto un movimento. Stiamo parlando delle origini della Chiesa.
Queste pietre hanno visto il passaggio del Figlio di Dio, non è tanto importante che sia passato qui o li, ma che veramente si è fatto carne ed è passato in mezzo agli uomini e in lui si è manifestata la Gloria di Dio. Quella gloria che Abramo ha visto, perchè dice Genesi 22 che Abramo andò al monte Moria e vide il suo figlio Isacco che gli fu restituito, non è andato alla morte. Come dice la scrittura “sul monte il Signore provvede”, ma in ebraico non è “provvede” ma “è visto”,“sul monte il Signore è visto”.
Sul monte è sempre la rivelazione di Dio, dove si vede Dio.
Ecco anche su questo monte, Gerusalemme, abbiamo visto chi è Dio. La Shekinah si è posata su Cristo. Cristo è la Shekinah. Abbiamo visto la sua gloria sulla croce. “Quando sarà innalzato il Figlio dell’Uomo allora vedrete che io sono” “ego Elì”. Il nome di Dio.